Cosa lega il PIL all'IIOT?
Questo è quanto emerge dalla nuova ricerca di Accenture “Winning with the Industrial Internet of Things”. Uno scenario che per realizzarsi necessita di un importante cambio di rotta da parte degli Stati e delle aziende, che tuttavia non sembrano ancora avere messo in campo iniziative sufficienti ad attuare le condizioni necessarie per l’adozione su larga scala delle nuove tecnologie digitali.
Secondo Accenture, l’IIoT, che consente nuovi servizi digitali e modelli aziendali basati su dispositivi e macchine intelligenti connesse, può potenziare in modo particolare la crescita nei mercati maturi.
Tuttavia la ricerca, condotta fra oltre 1.400 leader aziendali globali, fra cui 736 CEO, rivela che al momento la possibilità di ottenere tali guadagni è a rischio, principalmente per la mancanza da parte delle aziende di piani concreti (73% del campione). Secondo l’indagine Accenture solo il 7% degli intervistati ha sviluppato infatti una strategia completa, con relativi investimenti.
“L’Industrial Internet of Things è oggi una realtà e può aiutare a migliorare la produttività e a ridurre i costi”, ha dichiarato Paul Daugherty, chief technology officer, Accenture “Tuttavia, il suo pieno potenziale economico sarà raggiunto solo se le aziende saranno capaci di andare oltre l’uso della tecnologia digitale unicamente al fine di migliorare l’efficienza e riconosceranno il valore che i dati hanno nel creare nuovi mercati e flussi di ricavi. Ciò impone un drastico cambiamento del modello di business: che comprende anche lavorare con la concorrenza, formare partnership con altre industrie, riprogettare strutture organizzative e l’investire in nuove competenze e capacità”.
I paesi che non si adegueranno rimarranno indietro
Secondo quanto emerso dall’analisi di Accenture, condotta su 20 tra le principali economie, molti paesi non dispongono di sufficienti condizioni in grado di sostenere la rapida adozione dell’Industrial Internet of Things. Gli USA, la Svizzera, la Scandinavia e i Paesi Bassi si classificano fra i primi. La Spagna e l’Italia si uniscono a Russia, India e Brasile, come paesi con le condizioni più limitate. Fra queste, figurano infrastrutture competenze, o istituzioni inadeguate, elementi che sono invece necessari a supportare un’ampia adozione delle nuove tecnologie. L’inchiesta suggerisce che le aziende dovranno collaborare con i governi per individuare i miglioramenti delle condizioni necessarie a promuovere maggiori investimenti nell’IIoT e ad aumentare progressivamente la sua adozione.
Come migliorerà la forza lavoro del futuro?
Secondo la ricerca, l’87% dei leader aziendali ritiene che l’Industrial Internet of Things creerà una rete di posti di lavoro. Una relazione di Accenture e del World Economic Forum, che accompagna l’indagine, indica che le tecnologie digitali eserciteranno un impatto positivo sulla forza lavoro del futuro, accrescendo le competenze attuali e permettendo ai lavoratori di eseguire compiti più sofisticati.
Come devono intervenire le aziende per aumentare l'adozione dell'IIOT
- Ripensare i modelli industriali: Le aziende dovranno riprogettare le proprie organizzazioni, partnership e attività
- Trarre vantaggio dal valore dei dati: Ciò include l’istituzione di standard di inter-operabilità e sicurezza per garantire la condivisione riservata dei dati fra società. Saranno necessari anche nuovi modelli aziendali per supportare il “pay-per-use” e altre offerte basate su servizi
- Prepararsi il lavoro del futuro: Con il maggiore accesso ai dati, saranno necessari ambienti di lavoro decentralizzati per supportare lo sviluppo del processo decisionale dei lavoratori a diretto contatto con il pubblico. Saranno necessarie anche nuove strutture organizzative per consentire ai lavoratori di collaborare in modo più creativo con le loro controparti delle società partner
Fonte Accenture
Leonardo (04/02/2015)